Caro diario,
è passato quasi un mese dall’inizio della quarantena, fortunatamente qualcosa è cambiato: i contagi in Cina sono pari a 0, il continente americano purtroppo è in una situazione critica, ma sono sicura che si riprenderanno presto, proprio come sta facendo l’Italia.
Non è ancora certo quando tutto questo finirà, né come si evolverà la situazione, spero solo che tutto svanisca il più presto possibile; sai…a volte vorrei che tutto questo sia solo un incubo dal quale non ci siamo ancora svegliati, ma questa è, purtroppo, la realtà e bisogna accettarla, solo che io non l’ho fatto nel migliore dei modi.
Nelle prime settimane cercavo di non pensarci ripetendomi “andrà tutto bene”, in quel momento in me nasceva un po’ di speranza, ma svaniva non appena ne parlavano al telegiornale… ogni giorno morivano più di mille persone … e il virus si propagava sempre di più, così per cercare di distrarmi ed allontanare la noia e la paura, facevo i compiti e devo ammettere che la cosa ha funzionato per un pò, finché non ho avuto più nulla da fare o anticipare.
Invece nelle ultime settimane tutto è andato a rotoli… ho iniziato ad avere paranoie su tutto, dubitavo su qualsiasi cosa; mi sentivo confusa, triste, impotente e ciò mi faceva rabbia perché io come persona non potevo fare nulla… tranne stare a casa.
Che sarà mai? In fondo stare a casa a rilassarsi è il sogno di ogni persona soprattutto per gli studenti, che problema c’è ? ti starai chiedendo… beh si, è bello stare a casa, ma un giorno, massimo due, ma non un intero mese…senza vedere nessuno di persona, tranne che attraverso whatsapp.
Con il passare del tempo la situazione è diventata ancora più straziante… i professori ci assegnavano più compiti di prima, ogni giorno c’era una videolezione diversa e bisognava comprendere gli argomenti. Ti rendi conto?! Sai quanto è difficile studiare senza la possibilità di un confronto diretto e continuo le materie, soprattutto quelle più difficili!
Dopo aver passato ore sui libri a cercare di comprendere cose che un professore avrebbe potuto riassumermi in quattro semplici frasi dal vivo ho capito una cosa… Ho capito quanto mi mancasse la scuola, quanto il ruolo dei professori fosse importante, quanto questo virus ci abbia stravolto la vita e le nostre abitudini.
Ho trascorso le mie ultime settimane a riflettere, a guardarmi dentro e ho capito di non essere in pace con me stessa… è come se ogni giorno lottassi contro le mie insicurezze che spesso mi portano ad avere paura di affrontare la vita……io invece vorrei non avere paura di agire, vorrei essere spensierata, libera, vorrei svegliarmi un giorno e dire “oggi sono davvero felice”; una cosa che non ho mai accettato di me è il fatto di avere sempre ansie, preoccupazioni, pensieri negativi… sai a volte penso ai miei amici che si godono la loro adolescenza senza pensieri, che agiscono senza riflettere, senza paura… e poi penso a me e mi chiedo: cos’ho di sbagliato? Perché non posso divertirmi come qualsiasi adolescente? Perché mi fisso su tutto?
Vorrei davvero riuscire a parlarne con qualcuno, spiegare come mi sento, ma se provassi a spiegarlo nessuno mi capirebbe.
Un altro concetto su cui ho riflettuto molto è il fatto che noi spesso trascuriamo, trattiamo con superficialità e disprezziamo anche quelle piccole cose della vita quotidiana che ci circondano… un esempio pratico? Molti adolescenti odiano la scuola per diversi motivi, però è proprio lì che impariamo a crescere, a metterci in gioco e a scoprire i talenti che si nascondono in noi.
Nonostante io l’abbia odiata tanto , sento che questa quarantena non è stata senza significato, anzi tutt’altro… Grazie a questo periodo buio nella mia vita, sono cambiate tante cose: ho rafforzato legami che ormai erano destinati a morire, ho trascorso più tempo con la mia famiglia, ho capito quanto ciò che offre la vita sia importante e non deve essere dato per scontato…e ciò vale anche per me….
Ora devo andare… la mamma mi ha chiesto di preparare la cena e chi la sente se la faccio aspettare?
Buonanotte, ci sentiamo domani
N.
- : Casarano
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